Sono passati pochi giorni dal 15 Marzo, che passerà alla storia come il giorno della manifestazione mondiale del “Fridays For Future”, lo sciopero degli studenti contro i cambiamenti climatici, che ha visto in Italia e Francia il maggior numero di raduni. In totale la manifestazione si è svolta in 123 Paesi e oltre 200 città*. Migliaia di studenti sono scesi in piazza per far sentire la loro voce sul cambiamento climatico alle istituzioni che investiranno le loro forze, per fare sì che qualcosa cambi in positivo per il nostro pianeta, ma sopratutto chiedono ai capi di stato più impegno concreto per risolvere il problema del cambiamento climatico che sta trasformando il nostro pianeta in negativo.
Nelle maggiori piazze italiane, gli studenti di tutti gli ordini e grado non erano soli a scioperare con loro si sono uniti anche professori, genitori ma anche le istituzioni locali. Un forte gesto che fa ancora più riflettere, su quanto il cambiamento repentino del nostro pianeta dipende da ognuno di noi.
La promotrice di tale giornata è Greta Thunberg, una giovane studentessa Svedese di soli 15 anni che tutti i venerdì del mese, da circa un anno, si reca davanti al parlamento Svedese con un cartello in mano in cui si legge “sciopero scolastico per il clima”. Inizialmente portava avanti la sua battaglia da sola ma dallo scorso venerdì è riuscita a coinvolgere tutti gli studenti del mondo. Molte associazioni studentesche hanno promosso che lo sciopero non si concludesse il 15 marzo, ma che si andrà avanti organizzando manifestazioni, eventi e laboratori per sensibilizzare gli studenti e per non dimenticare che abbiamo bisogno di azioni più concrete per poter salvare il nostro pianeta.
Fonte: Il messaggero,*Repubblica
Autore: M.R.